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Gli avvisi bonari L'introduzione del "fisco telematico" con l'invio on-line tramite in sistema Entratel di un numero notevole di dichiarazioni fiscali ha consentito all'Amministrazione finanziaria di rendere più celere il controllo formale delle dichiarazioni dei redditi per consentire al contribuente la correzzione spontanea dell'errore prima dell'emissione dell'avviso di accertamento o della cartella esattoriale. A differenza delle comunicazioni, gli avvisi bonari non provengono direttamente dallAmministrazione finanziaria, ma sono emessi dai concessionari per la riscossione in base ad importi iscritti a ruolo e resi esecutivi dagli Uffici finanziari, per cui, in caso di mancato pagamento nel termine previsto, per tali somme sarà intrapreso il procedimento ordinario di riscossione. Anche gli avvisi bonari sono finalizzati a consentire la definizione agevolata delle violazioni commesse mediante il pagamento, entro un certo termine, di una sanzione ridotta rispetto a quella prevista. I contribuenti possono pertanto sanare le irregolarità indicate negli avvisi bonari qualora versino, entro lultimo giorno del mese successivo a quello di invio dellavviso, limposta ancora dovuta e i relativi interessi, con laggiunta del 15% (metà della sanzione ordinaria) di tale imposta a titolo di sanzione. Qualora, invece, il contribuente non intenda sanare le irregolarità rilevate con lavviso bonario, successivamente dovrà corrispondere, oltre allimposta e ai relativi interessi, anche la sanzione ordinaria pari al 30% dellimposta oggetto della rettifica. |
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